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Tracce di uomini 2005

LA   VALSESIA  e  I  SUOI  CONDOTTIERI

 

 

 

Lino  Tosi, promettente artista formato presso la Scuola di Incoraggiamento allo Studio del Disegno di Varallo,è una figura che nel corso della sua vita dimostro’ sempre un grande legame nei confronti della Valsesia,vista come una sorta di rifugio delle tormentate vicende interiori.

 

Lino Tosi nasce nel 1921, figlio di Giovanni,gestore di diverse osterie nei dintorni di Varallo,e di Anna Baldi. Dopo alcuni anni trascorsi presso le attivita’ del padre inizia a frequentare la Scuola di Incoraggiamento allo Studio del Disegno,che proprio in quegli anni passa sotto la direzione del noto incisore bolognese Paolo Manaresi. Il  nuovo direttore intuisce le potenzialita’ di Lino e fra i due si instaura un rapporto molto profondo che nel corso degli anni influenzera’ le scelte e il carattere del giovane artista.

 

Tosi frequenta la scuola varallese per alcuni anni per poi iscriversi all’Accademia d’arte di Bologna dove si trasferisce incentivato dal suo mentore. Lo scoppio della guerra lo costringe ad interrompere momentaneamente gli studi: chiamato alle armi viene infatti inviato in Albania e al rientro in patria frequenta il corso per allievi ufficiali in Liguria.

 

Dopo l’armistizio fa ritorno a Varallo  ed in seguito, nonostante i  tormenti dovuti a frequenti problemi di salute,decide di entrare nel Comitato di Liberazione della Valsesia,prendendo parte a numerose  azioni.

 

Dopo la guerra riprende gli studi accademici a Bologna dove intrattiene rapporti con i maggiori esponenti del panorama artistico. Incontra nuovamente Manaresi che gli offre un incarico di assistente che potrebbe aprigli le porte della carriera ma Tosi rifiuta l ‘offerta preferendo a tornare a Varallo.

 

La scelta di fare ritorno nella sua terra in un certo senso riflette il senso di solitudine e di abbandono che lo accompagnera’ per tutta la vita; questo stato interiore lo porta a rifugiarsi nella pace della sua casa dove si dedica ad una pittura che esprime tutto il suo intimo dolore.

 

Le sue prime opere vengono esposte alla fine degli Cinquanta a Milano in una mostra personale alla galleria Cairola ,che riceve grande attenzione e importanti apprezzamenti.

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